Sul crocefisso

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  1. sax88
     
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    C'è questa strana tendenza a ridurre i dibattiti al mero schieramento su due fronti antitetici, emulando un po' il linguaggio televisivo: si-no, contro-a favore. Il fronte del no, composto da una fascia politica che parte dalla sinistra moderata sino ad arrivare alla destra più bigotta e conservatrice, passando dai cattolici di ogni genere e appoggiata dal mondo ecclesiastico, si giustifica attaccandosi alla vuotezza della “sacra” tradizione e alle radici cristiane, il fronte del si, il resto della sinistra e un eterogeneo gruppo di atei, agnostici e falsi rivoluzionari che si tuffa in un laicismo estremo e ingiustificato. Mi chiedo dunque quanto sia utile porsi in questa prospettiva dualista e conflittuale, quando si potrebbe benissimo dare spazio a RIFLESSIONI invece che a SCONTRI, accorgendosi alla fine che la questione crocefisso non è poi così rilevante. Non sono un credente, non nutro grosse simpatie verso il mondo ecclesiastico in generale e per me il crocefisso può restare lì. Oh, un ignavo direte, oppure uno che non s’interessa, uno che resta fuori dai giochi. No, vi dico. Uno che tenta di riflettere su quanto sia necessario scontrarsi, quando un’eliminazione del crocefisso non farebbe altro che dividere e RADICALIZZARE, alimentando la rabbia e dunque l’ostilità di chi lotta ciecamente per difenderlo. Su quanto sia necessario scontrarsi quando ormai il crocefisso sia già stato eliminato pur rimanendo appeso alle pareti di un’aula, sconfitto da tutti i finti cattolici, da tutti gli scandali nascosti del vaticano: un simbolo svuotato dunque della sua anima. Toglierlo, fisicamente, avrebbe un effetto diametralmente opposto: riaccendere gli animi del fanatismo. Lasciarlo, svuotato di senso, ci indurrebbe a riflettere su questioni molto più importanti.
     
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  2. fiertel91
     
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    Quindi dovremmo sospendere le norme costituzionali per non creare contrasti?

    Anche a me dispiace che ancora nel 2000 riaffiorino i guelfi e i ghibellini.
     
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  3. T A F
     
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    A proposito di riflessioni:

    il crocifisso è obbligatorio dai tempi del fascismo.

    non lo è più dal 1984 (circa e se non sbaglio).

    la costituzione non parla di religione di stato.




    conclusione: o tutto o niente
    mettiamo anche i simboli di tutte le altre religioni, perchè "tutte uguali di fronte alla legge", oppure togliamo il crocefisso per rispetto di chi crede in altre religioni o non crede affatto.

    certo, poi ci sarebbe un'ulrima scomoda soluzione: dichiarare il cristianesimo religione di stato. ammettendo la dipendenza che l'Italia ha dallo stato che contiene (stato del vaticano)
     
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2 replies since 7/11/2009, 12:46   78 views
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