Firenze, calci e pugni contro un gay

aggredito nel giorno anti-omofobia

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  1. * gIoRgInA *
     
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    da La Repubblica dell' 11/09/2009

    Picchiato davanti a un bar per omosessuali. Ha gli zigomi e il naso fratturati.
    L'Arcigay: "Non dobbiamo aver paura. Serve isolare le frange violente"


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    FIRENZE - Era il giorno della manifestazione contro l'omofobia organizzata sull'Arno a Firenze. Nella notte, davanti ad un bar per gay, due giovani hanno pestato a sangue un omosessuale di 26 anni. "Brutto frocio - gli hanno gridato - prendi queste". E a suon di pugni, gli hanno fratturato entrambi gli zigomi e il naso.

    E' accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì ma solo oggi l'Arcigay di Firenze ha reso pubblica la denuncia. "I genitori del ragazzo ferito non sapevano che il figlio era omosessuale. Ora però le cose sono chiare e abbiamo incaricato i nostri legali di presentare denuncia alla polizia". Ricoverato in ospedale, il giovane picchiato è stato operato mentre gli agenti hanno sequestrato i filmati ripresi dalle telecamere fisse vicino al locale in piazza Salvemini dove è avvenuta l'aggressione nella speranza di recuperare immagini utili per l'indagine.

    "Quella sera - spiegano all'Arcigay Giglio Rosa - il nostro amico era in locale per omosessuali. Ha attaccato discorso con due giovani ma quelli l'hanno apostrofato con male parole. Brutto finocchio. Noi siamo etero, gli hanno detto. Il padrone del locale ha preferito buttare fuori quei due che però hanno giurato vendetta e all'uscita dal bar, alle tre di notte, hanno aggredito il nostro amico".

    "Bisogna isolare le frange violente della città", dice l'Arcigay, e chiede "a tutta gli iscritti di non avere paura", ma gli omosessuali sono spaventati. Troppi episodi di intolleranza verso i gay in questi giorni per non credere in una recrudescenza omofoba. A Roma, dopo le coltellate e le bottigliate di "Svastichella" per un bacio omosessuale e le bombe incendiarie sul portone del locale che ospita "Muccassassina", la festa gay più famosa d'Italia, nella Gay Street della Capitale una settimana fa sono state lanciate due bombe carta contro un bar gay.


    Basta! Non se ne può più!

    Lancerò la campagna: smetti di parlare al tuo "amico" omofobo: io e te non abbiamo nulla da spartire.
     
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  2. T A F
     
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    la notizia non è recente, ma significativa perchè comunque attuale:
    CITAZIONE
    La Stampa 24/12/2007 (7:39) - IL CASO
    Si finge gay, lo curano
    come se fosse malato

    Nuova polemica laici-teodem
    GIACOMO GALEAZZI
    ROMA
    Una rete di terapisti cattolici per «guarire l’omosessualità». Un giornalista di «Liberazione», organo di stampa di Rifondazione comunista, ha finto di essere gay e si è prestato alla «cura» di un gruppo cattolico, portando alla luce un network «ad hoc» di studi specialistici e associazioni ecclesiali. Sei mesi per «curare» la sua omosessualità attraverso un percorso a tappe: prima l’incontro con un sacerdote, poi il passaggio all’équipe del presidente degli psicologi e psichiatri cattolici, Tonino Cantelmi, luminare di psicologia della Pontificia Università Gregoriana, quindi un test di seicento domande e infine la «terapia riparativa».

    Il circuito italiano di «taumaturghi del sesso deviato» è strutturato sul modello dei gruppi cattolici che seguono l’insegnamento e la pratica di Joseph Nicolosi, uno psicologo clinico che vanta centinaia di casi di «gay trattati». In particolare, i Legionari di Cristo sostengono di riuscire a curare l’omosessualità attraverso la confessione e la preghiera. Il cronista di «Liberazione» si è infiltrato raccontando ad un giovane prete di aver avuto rapporti omosessuali nell’adolescenza e dopo il matrimonio. Ed è stato sottoposto a «pseudo terapie di guarigione dall’omosessualità ampiamente contestate dalla comunità scientifica internazionale».

    L’inchiesta di «Liberazione» ha spinto il presidente dell’Arcigay, Aurelio Mancuso, a chiedere l’intervento dell’Ordine nazionale degli Psicologi e del ministro alla Salute, Livia Turco. «Emerge un quadro allarmante con figure di primo piano coinvolte nell’applicazione di pseudo-terapie di guarigione dall’omosessualità che derivano da teorie imbevute di pregiudizi e luoghi comuni - protesta Mancuso -. Dal 1990 l’Organizzazione mondiale della sanità considera l’omosessualità una variante naturale della sessualità e non più una malattia mentale. In mano agli psicologi cattolici reazionari sono finiti molti adolescenti minorenni, portati dai propri genitori e quindi forzati a curarsi da una patologia inesistente. Deve intervenire immediatamente la Turco affinché cessino queste pericolose pratiche di condizionamento sulle persone». Secondo la denuncia dell’Arcigay, «nelle parrocchie e in altri ambiti ecclesiastici viene propagandata la cura dell’omosessualità, senza che alcuna autorità preposta agisca contro pratiche altamente lesive della dignità degli omosessuali. E’ un fatto gravissimo che in tutto il paese imperversino simili gruppi di psicologi o sanitari cattolici».

    A difesa dei terapisti cattolici interviene Paola Binetti, senatrice teodem del Pd, numeraria dell’Opus Dei e neuropsichiatra. «Cantelmi svolge un lavoro eccellente - afferma -. Fino agli Anni Ottanta nei principali testi scientifici mondiali l’omosessualità era classificata come patologia, poi la lobby degli omosessuali è riuscita a farla cancellare. Ma le evidenze cliniche dimostrano il contrario». Per esperienza personale, la sua collega di partito, Paola Concia, assicura che le cose non stanno così: «Sono stata in terapia sette anni ma non per “guarire” dalla mia omosessualità, bensì per accettarla ed ora vivo benissimo. E’ ridicolo che la Chiesa si presti a queste pantomime, che colpevolizzano e danneggiano soprattutto i giovani ostacolando la loro presa di coscienza». Nessuno obbliga i gay a rivolgersi ai terapisti cattolici, ribatte Mauro Fabris (Udeur). «È tutta un’odiosa mistificazione per accusare la Chiesa di omofobia».



    CITAZIONE (* gIoRgInA * @ 12/9/2009, 14:12)
    Lancerò la campagna: smetti di parlare al tuo "amico" omofobo: io e te non abbiamo nulla da spartire.

    ti seguirò con l'iniziativa "gli xenofobi sono i veri clandestini: emarginali!"
     
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1 replies since 12/9/2009, 13:11   87 views
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