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In Europa, ma stranamente non in Italia, ultimamente sta prendendo piede un nuovo genere musicale.
Non è del tutto corretto dire nuovo, perché come modo di far musica è sicuramente più antico del jazz, del punk e del rock.
Lo considero un genere nuovo perché prima d’ora non è mai stato considerato al di fuori dell’est Europa. Mi riferisco alla musica gypsy, alla musica caratteristica dei popoli nomadi dell’Est.
È una musica virtuosa, nei suoi caratteri tradizionali, che ha influenze indiane, greche, arabiche, persiane, turche, slave, rumene, germaniche, francesi, spagnole e celtiche, dovute alle grandi distanze percorse da questi popoli nomadi. Ebbene, questi ritmi sono stati riscoperti negli ultimi anni soprattutto in Inghilterra.
In Italia Goran Bregovic ha già riscontrato numerosi successi e si può affermare che è stato il primo a diffondere questo genere anche in Italia, soprattutto grazie al successo del suo singolo “Kalashnikov”.
Oltre alla musica tipicamente popolare e tradizionale tuttavia, è avvenuta una fusione di generi che considero particolarmente interessanti. È nato così il “gypsy jazz”, il “gypsy punk”, il “gypsy rock”, l’ “electric gypsy”.
E allora se siete degli estrosi, sapete suonare la chitarra e vi piace il jazz cliccate su You Tube “Gypsy Jazz Guitar”. Se vi piace il punk, provate ad ascoltare i Gogol Bordello e i Kulture Shock. Se siete amanti della musica elettronica, è da poco in commercio una raccolta chiamata “Gypsyland”che riunisce i più grandi dj di musica electric gypsy a livello mondiale. Fra questi, per iniziare, vi consiglio dj Click (francese ma che produce e suona con gypsys) e Gaetano Fabri.
Se siete particolarmente interessati e avete difficoltà nel trovare i cd o nello scaricare le canzoni (in effetti sono poco diffuse e perciò a volte difficili da trovare) non fatevi problemi a contattarmi scrivendomi una e-mail a [email protected] , ho musica gypsy per tutti i gusti.
Link utili:
www.gogolbordello.com (entrate, ne vale assolutamente la pena)
www.kulturshock.com
Film consigliato:
“Ogni cosa è illuminata” di Jonathan Safran Foer (soundtrack made by Gogol Bordello,
con Elijah Wood)
articolo di Lucia Casarin
anni 19, studente di Economics and Management a Venezia, ex studente del Liceo Classico Marco Polo, abitante di Mestre, Ideatrice de L'Alternatore nonchè inguaribile ottimista.
Edited by * gIoRgInA * - 17/7/2009, 14:36.